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Cosė mi é stata raccontata e cosė ve la racconto pari, pari, con qualche pennellata di colore che non guasta.
Villeggiatura al mare in estate. Babbo, Mamma ed una figlioletta di circa 5/6 anni. Pensione di un certo livello, aria, condizionata, servizio inpeccabile, ma soprattutto una buona cucina.
Ore tredidici. Pranzo. Dopo di che 1'immancabile pennichella. Bella camera accogliente, fresca, insomma ideale per certe situazioni. La bimba dorme nel lettino accanto al letto di Babbo e Mamma. Domande reciproche. Si fa l'amore o si dorme? Risposta condivisa. "Come ti pare e poi si dorme". Quindi tutto a posto.
Qualche lieve carezza, qualche coccola, un bacino, insomma contatto molto discreto e piacevole. Come il suono del violini nell'"apertura" della Traviata. Poi un crescendo Rossiniano, seguito da un coro muto a due, come nella "Butterflay". Siamo all'acme. Il Tenore esulta con un "si bemolle" , "VENGO, VENGO,VENGO, con il soprano che fa da contro canto. A questo punto come un colpo di cannone, simile a quello della "calunnia č un venticello", si avverte una vocina dalle quinte, ma pių da vicino: "Mamma, mamma, vengo anch'io".
L'orchestra tace e cala il sipario.