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Poggibonsi, 23-11-1999

Egregio signor Presidente,

Le faccio una proposta che a primo avviso Le sembrerà strana e può darsi che lo sia. La invito a Pranzo a Poggibonsi, al ristorante "Alcide". Si chiederà quale sia ragione di fondo. Le dico subito. Un componente della famiglia Ancillotti, nel 1850, aprì a Poggibonsi una bettola.
Allora la miseria era tanta e questo antenato ebbe un'idea che ebbe successo: si mise a cucinare la "Trippa alla Fiorentina", che, per pochi soldi, serviva agli operai che alle 10 del mattino facevano colazione, stante il fatto che magari erano andati a cerare alle 5 o alle 6 e l'uso della colazione alle 10 era di norma.
Portavano il pane da casa e l'Ancillotti serviva trippa e vino.
Da Bettola a Trattoria e via via fino a Ristorante, gli Ancillotti, specialmente "Alcide", si fecero conoscere nella zona per la buona cucina del pesce e non solo. Le faccio presente che il "cacciucco" di Alcide non ha niente da invidiare a quello dell' "Antico Moro" di Livorno che Lei, da buon labronico, avrà certamente assaggiato.
Per questo invito mi viene in aiuto la storia, anche se gli "ingredienti" sono persi. A pochi chilometri da qui c'è una località chiamata "La Pisciata del Papa". Il nome è dovuto al fatto che Papa Pio VII nel 1815, in transito sulla Via Cassia, abbia urgente necessità di un "bisognino". Si fermò presso una casa colonica che divenne così famosa, tanto è che vi hanno apposto anche una lapide.
Nel suo caso, se per caso passasse da Poggibonsi ad una certa ora e sentisse un certo "languorino allo stomaco", sì fermi da "Alcide", senza avvertire nessuno per non avere intorno noiosi personaggi. Venga come un normale cliente. La accoglieranno le nipoti di Alcide, che non sanno assolutamente niente di questa mia iniziativa.
Vede, ho 80 anni e da pochi mesi ho perso mia moglie. Vado lì a mangiare e loro mi hanno eletto nonno di famiglia. Bontà loro.
Ho pensato che se nel 1815 sì fermò un Papa, nel 2000 si potrebbe fermare a Poggibonsi il Presidente della Repubblica, stavolta per un buon pranzo. Qualora mi dovesse rispondere negativamente, La prego, aggiunga un "forse", tanto è che la speranza è dura a morire.

Bruno Macchi

Lettera autografa inviata al Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi.