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Da "IL QUARANTOTTO" di Antonio Bondi

Anche a Poggibonsi, come in tutta Italia, forte era l'avversione verso i “Papalini”, cioè i simpatizzanti del Papato e del Granduca Leopoldo di Toscana, suo alleato contro coloro che auspicavano un Regno d'Italia sotto Casa Savoia, in attesa del Plebiscito. I più accesi sostenitori della causa Sabaudia di conseguenza anti Leopoldo, erano in paese l'Orlandini, il Becheroni, il Montereggi, i Consortili assieme ai Del Zanna e ai Pieraccini, oltre alle famiglie dei Lorini, Marri, Righi, Bruschettini, Marini e Lombardini ei fratelli Romolo e Pompilio e Costantino Marmocchi illustre Geometra di fama. Contro il Prete Bassi, che guidava l'altra parte venne recitata questa strofa piuttosto ardita “tra queste mura, tra questi sassi, giace la salma del Prete Bassi: Ma tu che lacrimi e non sei commesso Cacagli, pisciagli, sputagli addosso.”
Seguaci del Prete Bassi erano le famiglie Mecacci, il Prete Becattini ed un certo Ferruzzi, con il Pelli che girava in paese con l’immagine del Granduca Leopoldo, per farla baciare ai Liberali incontrati per strada. Ma trovò Giacco Consortili, che era un giocare di Pallone con il bracciale, che a cazzotti lo portò fino alla Porta di Sotto. In Piazza del Comune vi furono numerose schermaglie con esposizioni del tricolore da parte dei liberali e conseguente asportazione della parte avversa. Caddero a Montanara il Bruschettini e il Becheroni, mentre si salvarono il Righi e il Pieraccini.