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Mi piace riportare l'analisi da me fatta, di uno studio che il Prof. Gaetano Pieraccini, in collaborazione con il fratello Prof. Guido e che dettero alle stampe nel 1944, dopo un accurato studio effettuato su generazioni di elementi di Poggibonsi.
La storia ebbe inizio così:
Nell’anno 1801 nasceva a Poggibonsi un tale Bianchini Luigi, dalla coppia Gaspero Bianchini e Rosa Capperucci. Fin qui niente di straordinario, essendo la coppia molto prolifica, che aveva avuto, già in precedenza due figli maschi (Bartolomeo e Antonio) e che successivamente ne avrà un altro a nome Francesco. Anche il nonno si chiamava Luigi ed era nato nel 1751, dalla coppia Bianchini Sebastiano, che faceva il questuante (termine controverso fra l’ordine dei mendicanti e quello dell’esattore delle tasse Comunali) ed Elisabetta Nidiaci, Poggibonsese. Il nonno Luigi sposò in Poggibonsi, Maria Coli, ed arrivarono così, a Gaspero e Raniero, figli del (diciamo) primo Bianchini Luigi.
Cosa aveva di particolare il figlio di Gasparo e Rosa?
Aveva la carnagione molto scura, non proprio nera ed una capigliatura crespa, riccioluta. Non vogliamo dire come un negro, ma certo si è detto in paese, che la provenienza paterna era in dubbio.
Vogliamo vedere chi sarebbe stato il padre? La tradizione orale, dice che si sarebbe trattato di un negro, che serviva da “buttafuori” al ciarlatano cavadenti, che veniva a Poggibonsi nei giorni di mercato o di domenica e che al predellino della carrozza-carovana a cavalli, arringava la folla, incitando i pazienti a farsi medicare dal proprio padrone. Le continue visite a Poggibonsi, avranno dato vita a una certa relazione e da questa sarebbe nato il Bianchini Luigi, che fu sempre chiamato, o meglio soprannominato, “Ricciolo” e così lo chiameremo anche noi.
Il neonato fu riconosciuto come figlio legittimo di Gaspero e di Rosa con una certa giustificazione, che all’epoca, poteva andare bene. Fu spiegato con un concetto TELEGONCIO, cioè in seguito ad una forte emozione, in una donna in gravidanza, una forte impressione poteva generare un essere simile a quello veduto. Così il caso fu risolato ed il nostro Ricciolo visse felice e contento fino alla morte. Vediamo ora cosa avvenne in seguito.
Ricciolo sposò Assunta Dainelli nata nel 1804 ed ebbero ben 9 figli. Vi furono due parti gemellari, cioè Caterina e Costanza nel 1826 e Fortunato e Leopoldo nel 1830. Singolarmente nacquero Gaetano, Maria Rosa, Giuseppe, Angelo e Lucesio. Dobbiamo analizzare obbiettivamente i nati con caratteristiche che possono richiamare la legge di MENDEL e quindi i caratteri somatici del negro. Andando avanti le generazioni divenivano, con l’incrocio di elementi di pelle bianca sempre più chiari di carnagione, ma con capello crespo lanoso.
Abbandoneremo la numerosa prole per seguire i figli con capello crespo. Allora dalla prima coppia di gemelli (Caterina e Costanza) la Caterina era crespa e non Costanza. Di tutti gli altri figli di Ricciolo solo l’ultimo nato, Lucesio nel 1839 aveva il capello crespo. Tutti gli altri caratteri normali. Seguiremo quindi la generazione di Caterina e di Lucesio.
Caterina sposò Francesco Gaggelli ed ebbero sette figli e precisamente Filippo, Luigi, Maria Rosa, Giuseppe, Raffaello e Niccolò. Giuseppe e Niccolò non ebbero figli. Maria sposò Tobia Anichini e fra gli altri figli nel 1870 ebbe Isola che sposò Enrico Fiaschi, la cui figlia Maria nel 1901 sposò Giuseppe Bazzani e da questa discendenza non si ebbero figli con capelli crespi. Rosa sposò Antonio Raspollini e nel 1891 nacque Luigi che sposò Emilia Lavorini che ebbero una sola figlia con capelli crespi di nome Siria, che morì poco dopo il parto.
Raffaello sposò Anna Bilenchi ed ebbero nove figli. Citiamo quelli con capelli crespi. Esso sono: Fortunato nel 1884, Giuseppa 1897, Filippo 1893, Francesco 1898, Caterina 1901. Fortunato sposò Cesera Pertici ed ebbero otto figli tra i quali Genova, Raggaello e Alvaro.
Genova sposò Galliano Livi e non ebbero figli con capelli crespi.
Raggaello sposò sposò Gina Vannoni ed ebbero nel 1930 Fortunato. Giuseppa sposò Bruno Puccioni ed ebbeo nel 1925 la figlia Corradina. Filippo sposò Angiola Becciolini ed ebbero Anna nel 1901 e Bianca nel 1910 che andarono a nozze con Mario Bonechi che ebbero in figlio Caludio nel 1937. Bianca sposò Ermanno Arcisti senza discendenti crespi. Francesca sposò Oreste Pertici ed ebbero cinque figli di cui ben tre con capelli crespi e cioè: Rosilde nel 1923, Pasquale nel 1925, Leandro nel 1929. Caterina sposò Amperio Brizzi senza discendenti crespi.
Questa è stata la discendenza di Caterina figlia di Ricciolo.
Ora seguiremo i discendenti di Lucesio. Questi sposò Rosa Agnorelli ed ebbero 5 figli. Giulia nel 1853, Annunziata nel 1867, Cesara nel 1874, Ottavina nel 1875 e Lorenzo nel 1883. Di questi cinque , solo tre avevano capelli crespi e cioè Giulia, Annunziata e Cesara. Giulia sposò Bruno Bruni, Annunziata sposò Giovanni Bucciarelli e Cesara Emilio Gennai. Tutti quanti ebbero dei discendenti con capelli crespi. E cioè da Giulia nacquero Angiola nel 1881, Maria nel 1886, e Angiolo nel 1888. Successivamente da Angiola che sposò Alberto Bacconi, nacquero tre figli di cui, una, Claris nel 1908,unica con capelli crespi. I successivi discendenti di questo ramo, hanno avuto caratteri di razza bianca. Anche il ramo di Maria ebbero i discendenti di razza bianca. Angiolo sposò Natalina Papanti ed ebbero due figli, una dei quali, Norvè nel 1920 con capelli crespi. Annunziata e Giovanni Bucciarelli ebebro 9 figli di cui due parti gemellari. Ma con caratteri che ci interessano troviamo Clementina nel 1902 che morì nel 1911 senza eredi. Sestilio che morì senza lo stesso anno di nascita. Un altro Sestilio nel 1906 non ebbe figli. La più numerosa discendenza si trova al seguito del matrimonio di Cesara con Emilio Gennai. Sei figli di cui cinque con capelli crespi. E cioè Leonbruno, Giovanni, Lucesio, Antonio e Rosina. Non prendiamo in considerazione Lucesio e Rosina che non ebbero discendenti. Vediamo quindi la prole di Leonardo che sposò Marta Guidi ed ebbero sette figli di cui ben quattro con capelli crespi e precisamente Ezzelina 1922, Aurelio 1924, Albina del 1926 e Loris del 1930. Giovanni sposò Ada Corti ed ebbero tre figli, di cui, una femmina di nome Tosca nel 1922, con caratteristiche predette. Antonio sposò Nella Rugi ed ebbero due figli e precisamente Giovanni nel 1931 e Luciana del 1932 entrambi con capelli crespi.
Lo studio del Prof. Pieraccini ha evidenziato la possibilità di tramandare all’8°/9°/10° generazione i caratteri somatici di una razza. Aveva visto giusto. A Poggibonsi oggi Gennaio 2006, con giovane Brogioni Paolo classe 1976 siamo arrivati alla 11° Generazione ed ancora si presentano capelli crespi. Non sappiamo quanto andremo ancora avanti. Le famiglie interessate sono state: Bianchini, Gaggelli, Anichini. Fiaschi, Raspollini, Piccioni, Bonechi, Arcisti, Brogioni, Righi, Rugi, Pertici, Brizzi, Bruni, Bucciarelli, Gennai, Bacconi, Agnorelli, Dainelli. Con tutto questo vogliamo far presente quale ramificazione può portare una semplice causale accoppiamento con razze diverse. Ci troviamo oggi di fronte ad una probabile, quanto indesiderata convivenza multi raziale. Le conseguenze possono essere, a mio avviso, catastrofiche, al di là del falso pietismo che vediamo in questi tempi. Quali conseguenze si potranno avere, oltretutto, nel caso, che non siano trasmessi soltanto caratteri razziali, ma che si possano trasmettere anche malattie, congenire in determinati gruppi razziali? La cosa sarebbe davvero preoccupante per le future generazioni.
Ringraziamo pertanto, il Prof. Pieraccini per quanto ci ha lasciato.
E’doveroso ricordare che il Prof. Pieraccini è stato il primo sindaco di Firenze liberata.
P.S. Nella trasmissione televisiva dal canale TV4 di Castelfiorentino ho parlato ampiamente della IBRIDAZIONE con pannelli illustrativi delle genealogie conseguenti. Il tutto il giorno 8 MARZO 1991. La video cassetta della trasmissione è a disposizione alla N°15 del III Ciclo.